purtroppo e, allo stesso tempo, finalmente si
ritorna alla “solita vita”. Infatti le vacanze sono finite e , di conseguenza,
ricomincia la scuola.
Mi è dispiaciuto molto salutare i miei
amici del lago, però cominciavo a sentire anche la mancanza dei miei compagni
di classe, dei giri in bici e, stranamente, anche delle verifiche.
Questa mattina per svegliarmi c’è voluta
un’eternità: nemmeno la banda sarebbe riuscita a smuovermi dal letto e dal mio
comodo cuscino. Fin dalla fermata del pullman ero in ansia per la scuola, ma
anche felice di ritrovare i miei vecchi amici. ”Saranno cresciuti? Dove saranno
andati in vacanza? Cosa avranno combinato?”. Questi erano i pensieri che
aleggiavano nella mia testa. Ma l’ansia era dovuta anche al fatto che
quest’anno affronterò gli esami. Non che mi incutano paura, caro Jimmy, però mi
mettono in agitazione e non mi permetteranno di dormire (come succedeva alle
elementari con le verifiche). Tutti questi pensieri sono svaniti come una
nuvola quando si è sentito uno strano schiamazzo: era il clacson del pullman
che ci avvertiva che dovevamo salire. Il viaggio è stato, come sempre, di pochi
minuti, ma l’ansia più grande è stata quella fuori dal cancello. Infatti è come
se un impulso ti dicesse di scavalcarlo per sapere cosa ti aspetta all’interno
della scuola: i compagni ( tra cui uno nuovo), i professori ( vecchi e nuovi) e
tutto il resto. Alla fine l’unico tuo pensiero è questo:” La scuola è proprio
come l’avevo lasciata!” E poi via, con le prime lezioni, molto leggere, dove
abbiamo raccontato delle nostre vacanza, Il tutto però leggendo le nostre
pagine di diario preferite e disponendoci in un piccolo, ma compatto cerchio
che, in molte attività, indica il confine tra ciò che ci diciamo e il mondo
esterno. Pian, piano, con il passare delle ore, l’ansia è sparita e sono
tornato ad essere più tranquillo, più simpatico:un ragazzo spensierato che ha voglia di fare sempre meglio. Sono
tornato me stesso!!! Beh, caro Jimmy, ora ti devo lasciare perché è suonato il
campanello!! Sarà sicuramente mia mamma che è tornata dall’Esselunga. Corro ad
aprirle.
Fai il bravo e non deludermi.
CIAO, ALLA PROSSIMA!!!!!!!!
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