mercoledì 4 giugno 2014


PROGRAMMA DI ITALIANO

Anno scolastico 2013-2014

Classe III F

Percorso interdisciplinare: l’affettività
 
A.Phillips Adolescenza: un periodo di cambiamenti  (I no che aiutano a crescere)
Jovanotti: La linea d’ombra
Film: “ Stand by me”                                                                    
Savater “ La responsabilità”
L’adolescenza: una linea d’ombra tra l’infanzia e l’età adulta"
Natalia Ginzburg "Noi adolescenti"
Test: " Per qual modo di lavorare ai attitudini?"
Articoli sulle Baby squillo
P. Giordano “Una caramella dura da mandar giù"
S. Bernasconi “ L’obesità è una malattia non una colpa”
La Stampa-il Caso “ Il cyber-bullismo spaventa i ragazzi più della droga”
TG1 speciale: “ Testimonianza di Samuel Modiano detto Sami” ( deportato)
Corriere della sera 11/10: " La confessione di Malala “Un pezzo di me è morto ma la mia battaglia va avanti”.
Corriere della sera 13/07: "Penne e libri sono armi più potenti dei fucili"
10 Ragazze, uno stesso sogno. Sedersi sui banchi di scuola.
P. Coelho “ Il  segreto della felicità”
Capire i problemi sociali
Corriere della Sera 2/09 “La Siria e il conflitto in dieci domande”
Il Giornale “ La fuga dal Corno d’Africa, luogo di sofferenza e paura”
Corriere della Sera 12/10 “ Strage senza fine nel mare dei migranti”
Francesco Alberoni "Volete davvero imparare a parlare? Cominciate a leggere"  
Sergio Calzone “Vantaggi e rischi della globalizzazione”
Antony Giddens “ La Globalizzazione”
Marisa Patarino “Opportunità e contraddizioni di Internet”                                        
Tiziano Terzani “Contro la guerra”
Gino Strada “ Gli effetti collaterali della guerra”
Francesco Tommasinelli “ Rapiti dalle foreste”
Laboratorio
La LETTERA:  lo scopo e le funzioni ; lettera personale, lettera formale
La struttura e le caratteristiche linguistiche
Il racconto o romanzo epistolare
Il testo espositivo : lo scopo e le funzioni
La struttura e le caratteristiche linguistiche
La scheda di un libro
Il testo argomentativo: lo scopo e le funzioni
La struttura e le caratteristiche linguistiche
M.C.Giacosa Testo A – Testo B “Una linea ferroviaria ad alta velocità”
                                           Adatt. “La Repubblica”, 3 marzo 2012
Giovanni Belardelli “Non fate più copiare gli studenti” Testo A  
Adatt. dal sito educationduepuntozero.it “ Copiare?Perché no!”Testo B
Add. Dal sito fimi.it “La pirateria musicale:un crimine contro la cultura ”Testo A
Add. dal sito il nichilista.com “Quello che lo spot contro la pirateria non dice
                                                                                                                        Testo  B
 
Video “Posta in testa” I pericoli della piazza virtuale”
 
La poesia
Schede: Il verso e la strofa
              Il  suono delle parole
              Il linguaggio figurato                        
              Questionario per leggere le poesie
 
Giuseppe Ungaretti, Soldati                                                                                            
Giuseppe Ungaretti, Veglia – Fratelli – Sono una creatura – San Martino del Carso- L’Allegria
Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo – Milano, Agosto 1943
Bertolt Brecht "La guerra che verrà".
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Incontro con i classici
TESTO: Amici in biblioteca di Rosanna Bisacca e Maria Paolella
Casa Editrice: Lattes

Giacomo Leopardi: “ L’Infinito”
                                  A Silvia”
                                “ Il passero solitario”
Alessandro Manzoni, La fede nella Provvidenza e la ricerca del vero
Alessandro Manzoni, Il cinque Maggio
Alessandro Manzoni, Marzo 1821
Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi gli umili e i potenti
-Capitolo I
-Capitolo II
-Capitolo III
-Capitolo V
-Capitolo VI (non tutto solo prima parte)
-Capitolo VIII(solo Addio monti)
-Capitolo IX
-Capitolo X
-Capitolo XII
-Capitolo XIII
-Capitolo XX
-Capitolo XXI
-Capitolo XXXIII
Il sugo del racconto
Primo Levi,  “Se questo è un uomo”
Mario Rigoni Stern “ Il sergente della neve”
Salvatore Quasimodo: “ Milano,agosto 1943”
Maya Morioka Todeschini “ La bomba di Hiroshima”

 
Narrativa

Libri della biblioteca - progetto lettura

 

Ogni alunno ha integrato nella  sua preparazione brani scelti, anche da altre antologie, legati al proprio macrotema 

 

Ogni alunno ha integrato nella  sua preparazione articoli di quotidiani, di testate diverse,  legati al proprio macrotema 

 
Lainate, 05/06/2014                      

domenica 29 settembre 2013

Primo giorno di scuola!

                                                          Lunedì 9 Settembre 2013 Lainate
Caro diario,
stamattina alle 7,00 il suono della sveglia è penetrato nelle mie orecchie come uno squillo assordante di  tromba, quindi sono balzata giù dal letto. Non avevo voglia di andare a scuola, certo ero curiosissima di sapere come stavano i miei compagni e dove erano andati per le vacanze, ma dall’altra parte non volevo iniziare di nuovo ad alzarmi presto, preparare ogni sera la cartella e studiare ogni giorno. La casa era buia, nessuno si era svegliato prima di me, quindi raccogliendo tutte le mie forze mi sono avviata verso il bagno per lavarmi e poi vestirmi. Poi mi sono diretta  verso la cucina con gli occhi ancora mezzi chiusi inciampando nei miei stessi passi. Finita la colazione ho messo lo zaino in spalla e  ho sceso le scale per andare da Fe per  andare a scuola insieme. La strada non era molto lunga, ma mi è sembrata infinita.
Il sole splendeva  e io camminavo a passo lento, eravamo in perfetto orario e quindi potevamo godere  gli ultimi momenti di libertà e di gioia prima di quella maledetta campanella. Prime due ore Pagliara; abbiamo creato un cerchio dove ognuno doveva leggere una pagina del suo diario personale, proprio un diario come te! L’intervallo e poi inglese dove abbiamo giocato ad un piccolo quiz ed è stato divertente soprattutto quando qualcuno sbagliava e diceva qualcosa che non stava nè in cielo nè in terra. Dopo un’ora di religione,  dove, non ho fatto niente poiché sono esonerata. Devo confessarti però, caro diario, che  ho trovato molto interessante la lezione perché parlava delle domande esistenziali. Infine, due ore infinite di tecnologia. Tutto sommato sono arrivata senza problemi all’ultima ora di lezione, mi sentivo libera e spensierata. Sono tornata a casa a piedi e poi ho pranzato con una caldissima pizza e dopo aver terminato, mi sono impegnata in  quei pochi compiti che mi  hanno dato per domani. Ero annoiata, non sapevo proprio che fare: su Facebook nessuno online, su Whatsapp tutti erano occupati, allora sono andata da mia sorella a chiedere se esaudiva un mio sogno: creare un piccolo dreadlock. Lei aveva ha accettato, mi sentivo realizzata, felice e anche un po’ commossa perché mia mamma non voleva spendere 100€ per una piccola operazione ai capelli.  Siamo andate sul divano e dopo due ore il capolavoro era uscito. Io felicissima e mia sorella con i rimorsi per avermelo fatto,  poiché sapeva che qualcuno mi avrebbe giudicato negativamente, ma l’ho rassicurata dicendole che a me piace tantissimo e non mi interessa se qualcuno, che non mi conosce, mi reputa una drogata. A quel punto si è rilassata  e si è limitata ad un: “OK” ed io, ad un sorrisetto tirato mentre le dicevo: “Grazie”.
Abbiamo poi cenato tutti assieme e visto Kung Fu Panda in televisione, dove mi sono commossa un pochino e anche intenerita. Ho bevuto poi,  una camomilla bollente e adesso sono qui a scriverti questa mia prima giornata di scuola.
Ora vado a letto; domani mi devo svegliare abbastanza presto. Buonanotte, Bubu, a domani.


Elena S.

mercoledì 18 settembre 2013

Si ricomincia!!


Caro Jimmy,
purtroppo e, allo stesso tempo, finalmente si ritorna alla “solita vita”. Infatti le vacanze sono finite e , di conseguenza, ricomincia la scuola.
Mi è dispiaciuto molto salutare i miei amici del lago, però cominciavo a sentire anche la mancanza dei miei compagni di classe, dei giri in bici e, stranamente, anche delle verifiche.
Questa mattina per svegliarmi c’è voluta un’eternità: nemmeno la banda sarebbe riuscita a smuovermi dal letto e dal mio comodo cuscino. Fin dalla fermata del pullman ero in ansia per la scuola, ma anche felice di ritrovare i miei vecchi amici. ”Saranno cresciuti? Dove saranno andati in vacanza? Cosa avranno combinato?”. Questi erano i pensieri che aleggiavano nella mia testa. Ma l’ansia era dovuta anche al fatto che quest’anno affronterò gli esami. Non che mi incutano paura, caro Jimmy, però mi mettono in agitazione e non mi permetteranno di dormire (come succedeva alle elementari con le verifiche). Tutti questi pensieri sono svaniti come una nuvola quando si è sentito uno strano schiamazzo: era il clacson del pullman che ci avvertiva che dovevamo salire. Il viaggio è stato, come sempre, di pochi minuti, ma l’ansia più grande è stata quella fuori dal cancello. Infatti è come se un impulso ti dicesse di scavalcarlo per sapere cosa ti aspetta all’interno della scuola: i compagni ( tra cui uno nuovo), i professori ( vecchi e nuovi) e tutto il resto. Alla fine l’unico tuo pensiero è questo:” La scuola è proprio come l’avevo lasciata!” E poi via, con le prime lezioni, molto leggere, dove abbiamo raccontato delle nostre vacanza, Il tutto però leggendo le nostre pagine di diario preferite e disponendoci in un piccolo, ma compatto cerchio che, in molte attività, indica il confine tra ciò che ci diciamo e il mondo esterno. Pian, piano, con il passare delle ore, l’ansia è sparita e sono tornato ad essere più tranquillo, più simpatico:un ragazzo  spensierato  che ha voglia di fare sempre meglio. Sono tornato me stesso!!! Beh, caro Jimmy, ora ti devo lasciare perché è suonato il campanello!! Sarà sicuramente mia mamma che è tornata dall’Esselunga. Corro ad aprirle.
Fai il bravo e non deludermi.

CIAO,  ALLA PROSSIMA!!!!!!!!

martedì 2 aprile 2013

Vedere il mondo senza la vista


L’esperienza: un viaggio nel buio
Vedere il mondo senza la vista
I ragazzi della II F all’Istituto dei ciechi


Lainate- <<Un’esperienza indimenticabile>>, così è definito il percorso al buio dai ragazzi della II F della scuola E. Fermi di Lainate che il primo marzo hanno visitato ed esplorato l’Istituto dei ciechi a Milano.
I ragazzi sono partiti dalla scuola emozionati e non sono stati delusi dall’esperienza: un percorso di un’ora completamente al buio guidati da un cieco.
<<Siamo entrati in un corridoio dove ci hanno dato un bastone come quello dei ciechi. In seguito siamo stati guidati da un cieco al buio. E’ stato incredibile: riuscivo a sentire tutto ciò che mi circondava: sotto i piedi sentivo chiaramente i sassi, intorno a me il profumo degli alberi, cosa che, se avessi avuto la vista non avrei mai percepito.>>.
Così si esprime un’alunna rimasta impressionata dall’abilità dei non vedenti.
<<Questo percorso è stato creato per far comprendere ai ragazzi come servirsi degli altri sensi. Molti pensavano di “imparare” a d essere ciechi in quest’ora, ma per quello non basta una vita>>,  queste  le parole di una guida.
 Il percorso consisteva nell’attraversamento di un finto parco, dove bisognava riconoscere le piante da cui erano circondati, la presenza dell’acqua e di un ponte su cui era necessario passare per aver accesso ad un’altra stanza il cui pavimento era ricoperto da  un materiale soffice che i ragazzi dovevano riconoscere come sabbia.
<<Il nostro modo di vedere era  l’immaginazione >> le parole di una ragazza descrivono alla perfezione il percorso. Infatti, grazie al fatto di aver riconosciuto la sabbia, hanno potuto provare ad andare su una barca completamente al buio essendo coscienti di muoversi.
Logicamente, molti si stanno chiedendo se qualcuno di loro non avesse avuto paura. Infatti è capitato che una ragazzina si sia sentita male a causa della sua fobia per il buio.


<< Non obblighiamo nessuno a fare questa esperienza, e se qualcuno a paura ha il diritto di ritirarsi.>>
I ragazzi erano seguiti da  una “guida Jolly “ che accompagnava fuori chi aveva paura e dava sostegno a quelli presi dal panico che non riuscivano a seguire il gruppo.
Ma il percorso non è piaciuto solo ai ragazzi: <<Essere ciechi deve essere orribile, non si riesce a comprendere l’aspetto delle cose meravigliose che ci circondano>> ha affermato la docente accompagnatrice.
Abbiamo fermato un ragazzo e gli abbiamo chiesto se , secondo lui, era meglio “ diventare ciechi” o esserlo dalla nascita: << Meglio dalla nascita: se lo ci diventa dopo si subirà, molto probabilmente, un trauma non indifferente. La cosa che mi ha stupito che una volta nel buio riesci a capire come può diventare difficile riconoscere le cose che noi facciamo passare per normali e come queste possano essere importanti.>>
Il ragionamento non fa una piega, e molti dei suoi compagni si sono rivelati d’accordo, ma non tutti <<Secondo me, è meglio diventare ciechi: si hai un’idea di ciò che ti circonda potendo immaginartelo con chiarezza>> . 
Si può capire che i ragazzi sono rimasti molto impressionati e colpiti.
Mentre venivano intervistati sono state pronunciate molte volte le parole: << Ringrazio di avere la vista, ringrazio Dio di essere così fortunato>>.
E hanno ragione.                                                                                                        Giulia A.

giovedì 7 febbraio 2013

Giornata alla Redazione del Corriere delle Sera!

                                         
 Il giorno Giovedì 7 Febbraio 2013, con la nostra classe  ci siamo recati a Milano per visitare la redazione del Corriere della Sera. Siamo andati in quel luogo per intraprendere “un  viaggio” nel mondo del
giornale. Infatti quest’uscita didattica aveva  lo scopo di aprire il nostro percorso didattico sul giornale.
Il Corriere della Sera nasce nel  1876  quando Eugenio Torelli Viollier si trasferisce a Milano.  Il primo numero è stato pubblicato il 5-6 marzo del 1876. La doppia data è dovuta al fatto che il giornale in questione veniva stampato il mattino e distribuito nel pomeriggio. Da qui anche il nome: il “corriere” è colui che porta le notizie e “della Sera” perchè veniva distribuito di sera.
La redazione del Corriere non è stata sempre in Via Solferino 28; nel passato, infatti, precisamente nel 1880, la sede del giornale era in Galleria Vittorio Emanuele. Poi la redazione si trasferì in Via San Pietro All’Orto, dove vi era una tipografia e, grazie al successo di questa collaborazione, la tiratura del Corriere ebbe un incremento significativo. Nel 1904  la redazione venne trasferita in Via Solferino 28, da Luigi Albertini, che ne era il direttore.
Questi  fece  fabbricare un tavolo identico a quello del Times di Londra dove aveva lavorato.
Questo tavolo, ormai centenario, si trova ora nella sala Storica dove il direttore e i 12 capiredattori si riuniscono, due volte al giorno, in video-conferenza con la redazione di Roma.
In questa sala sono presenti  molte “prime pagine” del Corriere della Sera più vendute , tra cui la copia del 3 Aprile, giorno  della morte di Papa Giovanni  Paolo II, che è stata  la più venduta in assoluto.
Tra queste pagine spiccano due targhe dorate che sono omaggio a Walter Tobagi e Maria Grazia Cutuli.
Il primo è stato assassinato dai terroristi poichè lui rivelò la loro vera “identità”. Morì a 33 anni svolgendo con passione il suo mestiere.
Maria Grazia Cutuli era un' inviata speciale in Afghanistain ed è rimasta uccisa in una rapina.
Abbiamo poi incontrato il Signor  Claudio Colombo: un giornalista, caporedattore della cronaca di Milano. Questi  ha risposto a numerose nostre domande rivelandoci i segreti del suo mestiere.
Ha spiegato il ruolo del direttore, del caporedattore, dell’inviato speciale e del corrispondente.
 L’inviato speciale è un giornalista che viene mandato in vari Stati a testimoniare degli avvenimenti importanti, a volte, pericolosi.
Il corrispondente, invece, è un giornalista che vive per un certo periodo in un luogo e poi viene o trasferito in un altro Stato, oppure ritorna in Italia.

Due gli  “elementi” fondamentali che costituiscono il giornale : il timone e il menabò.
Il timone, se così si può definire, è lo “scheletro” del giornale, mentre il menabò è lo “scheletro” della prima pagina.
Nel timone, inoltre, si stabilisce il numero delle pagine, il numero delle battute per ciascun articolo. Proprio per questi motivi è necessario “filtrare” le informazioni più importanti .
Il giornale, in tutti i sensi, ha “un’anima” cioè un modo di essere e non ci si limita solo a scrivere notizie o cronache.
Secondo un giornalista, inoltre, è importante stabilire degli argomenti che “fruttino” nel lettore interesse  e
che lo rendono “partecipe” del giornale.

Abbiamo poi visitato un’area dedicata alla fotocomposizione incaricata di pubblicare e modificare foto ed immagini sul giornale.
Siamo stati accolti da un grafico  che ci ha illustrato come vengono  ritoccate le immagini del  giornale e ci ha fatto vedere il menabò: la struttura della  pagina del giornale, usandolo anche per spiegarci  la classificazione degli articoli,  a seconda della posizione che viene loro assegnata sulla  prima pagina e delle loro caratteristiche.
Abbiamo guardato un video che spiegava, attraverso delle interviste ad alcuni giornalisti, alcuni aspetti fondamentali del giornale.
Il Polo Stampa, ovvero il luogo in cui vengono stampati i giornali, si trova fuori Milano.
Il giornale più stampato dalla nascita è stato quello del 3 Aprile 2005: “La morte di Papa Giovanni Paolo II”. Le foto, inoltre, vennero pubblicate per la prima volta nella metà del 1900. All’inizio erano ristrette ed in bianco e nero, poi ampliate ed infine a colori.
Il giornale dal 1876 al 2005 sarà,  quasi tutto, in bianco e nero;  nel 2005, invece,  diventerà tutto a colori.
L’esperienza alla Redazione mi ha dato modo di conoscere come è fatto un giornale, come è complicato
scrivere un articolo e come è grande una redazione. Mi ha entusiasmata questa “avventura” nel mondo del
giornale e sono riuscita ad appassionarmi ai giornali ed al lavoro dei giornalisti.
 Mi ha emozionato molto sedermi al  tavolo centenario e guardare la prima copia originale del Corriere della Sera.
Direi che se avessi l’opportunità di assistere ad una riunione del direttore con  i caporedattori per la stesura del timone e del menabò coglierei l’occasione e parteciperei all’istante!
Questa è un’esperienza che potrei rifare centinaia di volte senza mai stufarmi: sono state tre ore ben spese e assolutamente interessanti.
                                                                                                         Giada ed Elena

Busto di Walter Tobagi 






Busto di Maria Grazia Cutuli
Il menabò del 7 Febbraio 2013


Eccoci tutti in Sala Albertini!



Lastra di zinco  con  la prima e ultima pagina del giornale.

giovedì 31 gennaio 2013

NOVITA' ENTUSIASMANTE

SIGNORI E SIGNORI, UDITE, UDITE:
ABBIAMO UN NUOVO COMPAGNO DI CLASSE:

                                                                  GUILHERME      R.


Guilherme si presenta:

Dove è nato Guilherme?
Guilherme è nato a Rio de Janeiro, Brasile.

Da quanto tempo è in Italia?
Lui è in Italia da un mese e alcuni giorni.

Da dove viene?
Guilherme viene de Rio de Janeiro, Brasile.

Cosa ha lasciato di bello nel suo paese?
Ha lasciato tanti amici, i suoi famigliari e tutta la sua vita.

Perché è sempre molto stanco?
Perché lui si sveglia tutti i giorni molto presto e non si è ancora abituato ai ritmi e agli orari della nuova vita italiana.

Quali sono i suoi hobby?
A lui piace leggere.

Qual è il suo piatto preferito?
Il suo piatto preferito è il risotto.

Qual è la sua canzone preferita?
Lui non ha una canzone preferita.

Ama la musica?
Sì, lui ama la musica.

Quali sono le sue materie preferite?
Lui non ha materie preferite.

Guilherme è un ragazzo alto, con gli occhi neri. E' un ragazzo studioso, tranquillo e intelligente.
Frequenta la seconda media. Tutte le mattine lui va a scuola insieme a sua sorella. Lei si chiama Leandra e non è alta , ma ha un bel viso. I suoi occhi sono neri e ha un naso piccolo. Loro abitano
in via Gorizia, a Lainate. Guilherme studia da lunedì a venerdì. E'sempre molto stanco, il sabato e la domenica lui non va a scuola.



giovedì 24 gennaio 2013

Da spettatori ................. ad attori

Dopo aver assistito allo spettacolo teatrale " SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE ", a scuola la prof. di italiano ci ha chiesto  di completare il lavoro sul teatro facendo delle rappresentazioni nelle quali ci siamo immedesimati  in un personaggio a nostra scelta.    E' NATO QUESTO LAVORO CHE POTETE VEDERE IN QUESTO VIDEO. G razie alla prof. per averci portato a teatro e complimenti a noi tutti che abbiamo recitato (anche a quelli che non ci sono nel video ).