giovedì 7 febbraio 2013

Giornata alla Redazione del Corriere delle Sera!

                                         
 Il giorno Giovedì 7 Febbraio 2013, con la nostra classe  ci siamo recati a Milano per visitare la redazione del Corriere della Sera. Siamo andati in quel luogo per intraprendere “un  viaggio” nel mondo del
giornale. Infatti quest’uscita didattica aveva  lo scopo di aprire il nostro percorso didattico sul giornale.
Il Corriere della Sera nasce nel  1876  quando Eugenio Torelli Viollier si trasferisce a Milano.  Il primo numero è stato pubblicato il 5-6 marzo del 1876. La doppia data è dovuta al fatto che il giornale in questione veniva stampato il mattino e distribuito nel pomeriggio. Da qui anche il nome: il “corriere” è colui che porta le notizie e “della Sera” perchè veniva distribuito di sera.
La redazione del Corriere non è stata sempre in Via Solferino 28; nel passato, infatti, precisamente nel 1880, la sede del giornale era in Galleria Vittorio Emanuele. Poi la redazione si trasferì in Via San Pietro All’Orto, dove vi era una tipografia e, grazie al successo di questa collaborazione, la tiratura del Corriere ebbe un incremento significativo. Nel 1904  la redazione venne trasferita in Via Solferino 28, da Luigi Albertini, che ne era il direttore.
Questi  fece  fabbricare un tavolo identico a quello del Times di Londra dove aveva lavorato.
Questo tavolo, ormai centenario, si trova ora nella sala Storica dove il direttore e i 12 capiredattori si riuniscono, due volte al giorno, in video-conferenza con la redazione di Roma.
In questa sala sono presenti  molte “prime pagine” del Corriere della Sera più vendute , tra cui la copia del 3 Aprile, giorno  della morte di Papa Giovanni  Paolo II, che è stata  la più venduta in assoluto.
Tra queste pagine spiccano due targhe dorate che sono omaggio a Walter Tobagi e Maria Grazia Cutuli.
Il primo è stato assassinato dai terroristi poichè lui rivelò la loro vera “identità”. Morì a 33 anni svolgendo con passione il suo mestiere.
Maria Grazia Cutuli era un' inviata speciale in Afghanistain ed è rimasta uccisa in una rapina.
Abbiamo poi incontrato il Signor  Claudio Colombo: un giornalista, caporedattore della cronaca di Milano. Questi  ha risposto a numerose nostre domande rivelandoci i segreti del suo mestiere.
Ha spiegato il ruolo del direttore, del caporedattore, dell’inviato speciale e del corrispondente.
 L’inviato speciale è un giornalista che viene mandato in vari Stati a testimoniare degli avvenimenti importanti, a volte, pericolosi.
Il corrispondente, invece, è un giornalista che vive per un certo periodo in un luogo e poi viene o trasferito in un altro Stato, oppure ritorna in Italia.

Due gli  “elementi” fondamentali che costituiscono il giornale : il timone e il menabò.
Il timone, se così si può definire, è lo “scheletro” del giornale, mentre il menabò è lo “scheletro” della prima pagina.
Nel timone, inoltre, si stabilisce il numero delle pagine, il numero delle battute per ciascun articolo. Proprio per questi motivi è necessario “filtrare” le informazioni più importanti .
Il giornale, in tutti i sensi, ha “un’anima” cioè un modo di essere e non ci si limita solo a scrivere notizie o cronache.
Secondo un giornalista, inoltre, è importante stabilire degli argomenti che “fruttino” nel lettore interesse  e
che lo rendono “partecipe” del giornale.

Abbiamo poi visitato un’area dedicata alla fotocomposizione incaricata di pubblicare e modificare foto ed immagini sul giornale.
Siamo stati accolti da un grafico  che ci ha illustrato come vengono  ritoccate le immagini del  giornale e ci ha fatto vedere il menabò: la struttura della  pagina del giornale, usandolo anche per spiegarci  la classificazione degli articoli,  a seconda della posizione che viene loro assegnata sulla  prima pagina e delle loro caratteristiche.
Abbiamo guardato un video che spiegava, attraverso delle interviste ad alcuni giornalisti, alcuni aspetti fondamentali del giornale.
Il Polo Stampa, ovvero il luogo in cui vengono stampati i giornali, si trova fuori Milano.
Il giornale più stampato dalla nascita è stato quello del 3 Aprile 2005: “La morte di Papa Giovanni Paolo II”. Le foto, inoltre, vennero pubblicate per la prima volta nella metà del 1900. All’inizio erano ristrette ed in bianco e nero, poi ampliate ed infine a colori.
Il giornale dal 1876 al 2005 sarà,  quasi tutto, in bianco e nero;  nel 2005, invece,  diventerà tutto a colori.
L’esperienza alla Redazione mi ha dato modo di conoscere come è fatto un giornale, come è complicato
scrivere un articolo e come è grande una redazione. Mi ha entusiasmata questa “avventura” nel mondo del
giornale e sono riuscita ad appassionarmi ai giornali ed al lavoro dei giornalisti.
 Mi ha emozionato molto sedermi al  tavolo centenario e guardare la prima copia originale del Corriere della Sera.
Direi che se avessi l’opportunità di assistere ad una riunione del direttore con  i caporedattori per la stesura del timone e del menabò coglierei l’occasione e parteciperei all’istante!
Questa è un’esperienza che potrei rifare centinaia di volte senza mai stufarmi: sono state tre ore ben spese e assolutamente interessanti.
                                                                                                         Giada ed Elena

Busto di Walter Tobagi 






Busto di Maria Grazia Cutuli
Il menabò del 7 Febbraio 2013


Eccoci tutti in Sala Albertini!



Lastra di zinco  con  la prima e ultima pagina del giornale.